Il tema della scuola non è tanto lontano dagli interessi della nostra città e, soprattutto, delle contrade.
Il dato da sottolineare è la riforma del ministro Gelmini che proietta la città verso orizzonti "cupi".
Per esigenze di bilancio pubblico e nella logica di tagli sempre più pesanti, il futuro della scuola anche a Guardiagrele produrrà non più in là
Prima questione: se la scuola media di Guardiagrele forse avrà il prossimo anno solo tre sezioni è perchè si prevede che il numero degli alunni per ogni classe sia sempre più elevato. Con conseguenze facilmente intuibili: impossibilità di svolgere una serena e produttiva attività scolastica e problemi di sicurezza a causa di aule commisirate a parametri ben divesri.
Seconda questione: non potranno restare aperti plessi scolastici con pochi alunni con la conseguenza che sono a serio rischio le sezioni di scuola primaria e
Terza questione: la riduzione delle ore di insegnamento faranno sì - già se ne vedono le conseguenze nelle scuole di Guardiagrele - che si ridurranno sempre più le ore di sostegno agli alunni con disabilità. Ma dei disabili qualcuno - non certo noi - non si cura.
Dimenticavo: un'ultima questione: che senso ha di prospettive di occupazione per i giovani se, nella logica del taglio delle ore di insegnamento - sarà inevitabile che i precari (non solo giovani) aumenteranno perdendo l'unica possibile entrata?
Il nostro avversario pensa di difendere queste posizioni?
Io certamente no!
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