sabato 10 luglio 2010

Tagli alle regioni...e ai comuni

Federalismo con il morto.

E' quanto dice Vendola a proposito del fallito incontro tra le regioni e il governo.

Faccio solo una semplice osservazione.

Quando si parla del tavolo tra le regioni e palazzo Chigi a proposito della recente manovra di Tremonti & company, bisogna capire che non è una questione che non ci tocca.

Tagliare fondi alle regioni significa, di riflesso, tagliarli anche ai comuni.

Vi faccio un esempio piccolo nei numeri ma emblematico.

Il fondo sociale regionale viene ripartito - per una fetta - tra i comuni. Esso è composto da fondi ordinari delle regioni che, evidentemente, li finanziano anche con i trasferimenti dallo stato.

Nel 2009 il comune di Guardiagrele ha subito un taglio del 40% circa sui trasferimenti diretti relativi al fondo sociale regionale.

Il comune riuscì a far fronte alla situazione anche con riduzioni (condivise e preannunciate) nelle ore di assistenza ai disabili, in modo particolare.

Se la politica delle riduzioni prosegue, che ne sarà dei servizi? Saranno tagliati o aumenterà il costo a carico dei cittadini.

La conclusione?

Quando si dice che non saranno messe le mani in tasca ai cittadini si dice una falsità perchè le mani in tasca si possono mettere in tanti modi: con nuove tasse (q queste pare che non ci sono) o costringendo i comuni (sui quali si scarica il conflitto sociale derivante dalle scelte del governo) a ridurre i suoi servizi.

Ecco perchè i tagli alle regioni ci riguardano.

Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensate?