sabato 29 maggio 2010

Interrogazione al Sindaco (utilizzo fondi 5 x 1000)

Sono stati affisse nei locali del comune alcune locandine che invitano i cittadini, in sede di dichiarazione dei redditi, a destinare il 5x1000 alle attività sociali del comune di residenza.

Alla luce di quanto sopra, si chiede di fornire risposta sui seguenti quesiti:


La stampa e la diffusione del materiale divulgativo ha comportato una spesa per il comune? Se sì, quale è l’importo?


In considerazione del fatto che nei due anni in cui è stato possibile destinare il 5x1000 alle attività sociali del comune, l’assessore ha personalmente predisposto e prodotto (sulla base di materiali messi a disposizione dall’ANCI), volantini promozionali, quale è la ragione per la quale – in caso di spesa – è stata operata questa diversa scelta?

Qual è la destinazione delle somme che saranno eventualmente raccolte?

Intende l’amministrazione comunale condividere la scelta di destinazione delle somme con la cittadinanza visto gli eventuali fondi provengono dai cittadini guardiesi?

In caso affermativo, quali azioni intende porre in essere l’amministrazione per raggiungere tale scopo?

Si chiede di voler fornire risposta alla interrogazione come sopra formulata e, in questa attesa, si saluta con ossequio.

Simone Dal Pozzo – consigliere comunale

mercoledì 26 maggio 2010

Incontro con Di Giannantonio - lettera al Centro

Caro Direttore,

da assiduo frequentatore di queste pagine e da persona preoccupata per la china che il mondo dell'informazione si accinge a prendere, Le consegno alcune riflessioni detatte da un confrono avuto a Guardiagrele sabato scorso.

Si è discusso con Paolo Di Giannantonio di informazione con uno dei protagonisti della stagione attuale che vede la principale testata giornalistica televisiva, il TG1, nell'occhio del ciclone.

Di Giannantonio, storico volto del telegiornale della sera della prima rete, insieme alla Ferrario e a Damosso, è stato recentemente rimosso dalla conduzione perchè non aveva firmato una lettera di solidarietà a Minzolini messo (ancora una volta) alla berlina per la discutibile linea editoriale del TG. Venerdì sera, la Busi aveva "ritirato la faccia" in aperto dissenso con la dirigenza.

Come stanno le cose ce lo ha detto Di Giannantonio, in questo appuntamento promosso dalla fondazione Civitas di Guardiagrele.

Riporto alcuni stralci del suo intervento che mi sembrano di strettissima attualità e che, credo, debbano essere condivisi con i cittadini senza che io li commenti.

"Il sistema italiano sarebbe migliore se potessero contendersi il mercato più soggetti.

La particolarità italiana è, invece, questa: c'è una RAI grandissima con tre canali destinati ad aumentare grazie alla tecnologia digitale e poi c'è un grosso gruppo privato che ha, più o meno, la stessa consistenza in fatto di mercato dell'operatore pubblico.

In questa situazione, cristallizzata da oltre venti anni, ci vorrebbe un terzo soggetto che sarebbe il minimo per avere una concorrenza.

A questo si aggiunge un altro problema legato al fatto che editore della RAI è, praticamente, il Parlamento e, quindi, i partiti politici.I partiti cosa cercano dalla TV? Cercano una visibilità, una possibilità di essere raccontati oltre che, naturalmente, la possibilità di fare pratiche di "sottogoverno", come è sempre stato.

Il sistema è rimasto quello antico, la RAI è rimasta la stessa ma è cambiato il mondo intorno. Questo ci fa stare in una situazione di malessere.

Mentre prima c'erano fino a 12 partiti, oggi ci si propone un sistema bipolare per cui dobbiamo scegliere se stare da una parte o dall'altra.

Da un punto di vista politico, noi italiani, che siamo abituati alle sfumature, a vedere tante diverse tonalità, oggi ci ritroviamo ogni volta - che si parli di etica o di calcio - a doverci schierare da una parte o dall'altra.

Questo è il problema più antipatico che trovo come cittadino.

Come giornalista mi trovo nella situazione più drammatica, vivendo in un sistema governato dalla politica, di dover rispondere sempre alla domanda: "Da che parte stai?"

Io non posso accettare questo discorso perchè la verità, probabilmente, non sta nè da una parte nè dall'altra e sta in una terza, in una quarta, in una quinta parte. Il dovere del giornalista sta nell'andare a cercarla.

Io non posso pensare che una parte o l'altra abbiano la verità. Io devo andare a cercarla. Questo è il lavoro che io, giornalista di servizio pubblico, devo fare.

Il grade equivoco è quello di dire che bisogna ascoltare tutte le campane. Nel primo quarto d'ora dei TG, su ogni problema, si sente la maggioranza e si sente l'opposizione e si crede di avere fatto la democrazia. Io ho sentito il parere di due contendenti. Può darsi che la verità sia una terza che non va bene a nessuno dei due contendenti.

Di essa il cittadino ha diritto di essere in possesso e io devo andarla a cercare.Tutto questo oggi in questo paese non si fa.

Io da giornalista non devo essere schierato con nessuno ma devo essere schierato solo con la possibile verità.

Devo andare a cercare non due pareri ma quella che possibilmente è la verità e questo sistema non me lo fa fare.

Questo problema, poi, è aggravato anche dalla presenza del conflitto di interessi.Il problema è a monte e sta nel fatto che i partiti non si sono staccati dal controllo della RAI ma oggi il tema del conflitto di interessi non risolto ci pesa come un macigno ancora un po' di più sulla testa".

Questa è la parte centrale di un intervento ben più lungo che nei prossimi giorni sarà pubblicato sul sito della fondazione, un soggetto nuovo che intende concentrarsi anche sui questo argomento che ci vede tutti protagonisti.

Perchè, come diceva Ciampi nel suo primo messaggio alle camere nel luglio 2002, "la garanzia del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione costituisce strumento essenziale per la realizzazione di una democrazia compiuta".

Perchè - e concludo - è esattamente quello che per primi vogliono gli operatori dell'informazione come abbiamo letto ieri, anche sulla prima pagina di questo quotidiano.

Grazie per l'attenzione.

Interrogazione al Sindaco (festival musicoterapia)

Il Comune di Guardiagrele ha promosso nell’anno 2009 la realizzazione a Guardiagrele del festival di musicoterapia per disabili denominato “Suoni condivisi”.

L’iniziativa, promossa dall’associazione “Valore condiviso” e dall’assessorato ai servizi sociali, si svolse il 19 giugno 2009 e vide la partecipazione di numerosi gruppi di musicoterpia provenienti anche da fuori Regione.


Tanto premesso, si chiede di fornire risposta sui seguenti quesiti:


Quali sono le ragioni per le quali l’amministrazione comunale non intende sostenere la realizzazione dell’iniziativa per l’anno 2010?


Crede codesta amministrazione nell’importanza di percorsi di reinserimento del disabile e nella necessità di stimolare la realizzazione di progetti innovativi come quello proposto dall’Associazione “Valore condiviso”?


Quali progetti intende promuovere l’Amministrazione comunale al fine di sostenere, con attività collaterali e integrative, il centro diurno per l’infanzia e l’adolescenza?


Si chiede di voler fornire risposta scritta alla interrogazione come sopra formulata e, in questa attesa, si saluta con ossequio.


Simone Dal Pozzo – consigliere comunale

lunedì 24 maggio 2010

Che aria pesante in TV!


Il tema dell'informazione è ormai di una attualità così dirompente che l'incontro di sabato scorso con Paolo Di Giannantonio è uno dei più azzeccati e "tempestivi" che abbia mai organizzato.

Innanzitutto ringrazio chi mi ha dato una mano, chi ha creduto e crede con me nella possibilità di un dircorso di novità su questi temi andando oltre la narcotizzazione collettiva di cui Di Giannantonio è stato, forse, involontario protagonista.

L'incontro con uno degli ex volti del TG1 mi ha insegnato molto.

Innanzitutto che dietro quei volti ci sono dei mondi che nessuno conosce spesso perchè questo è impedito.

Ho imparato che l'aria che tira a Saxa Rubra è abbastanza pesante, come non mai.

Ho imparato che ci sono persone che non fanno della notorietà uno scudo e sanno offrire amicizia e cordialità nelle relazioni.

Ho imparato che non basta parlare del tema dell'informazione ma bisogna lavorare perchè tutti apriamo un po' gli occhi e cerchiamo di trovare, come ci ha detto Di Giannantonio, la terza o la quarta o la quinta possibilità di verità, oltre quelle che la TV ci propone.

Questo è il primo incontro con cui la fondazione Civitas esce allo scoperto.

E' una famiglia allargata che è pronta ad abbracciare tutti.

giovedì 20 maggio 2010

Carico di idee dal forum PA di Roma

Tornare al Forum PA (il forum della Pubblica Amministrazione) di Roma dopo tre anni dalla prima volta è stato come tuffarsi in un mondo che, comunque, ancora mi appartiene.

Ho trovato molte "cose" nuove, tanti progetti, tante proposte (a partire da quelle del Ministero delle Politiche Sociali).

La partecipazione ad eventi di questo tipo costituisce una eccezionale occasione per capire dove siamo e dove si può arrivare.

Capita anche di esaltarsi nel constatare che tante cose tu le hai già pensate o, addirittura, realizzate.

Di certo si entra a contatto con un mondo che non è lontano (siamo in Italia!) con il quale si possono stabilire contatti, collaborazioni, confronti.

Sono tornato stanco, carico di una valigia di opuscoli e pubblicazioni e con la testa piena di idee da realizzare...

Cercherò di farlo e ho già in mente da dove partire e a chi chiedere collaborazione!

Intanto l'appuntamento è per sabato 22 maggio, alle 18 con Paolo Di Giannantonio.

lunedì 17 maggio 2010

Interrogazione al Sindaco (Piano di Zona dei servizi sociali)


Il prossimo 31 dicembre andrà a scadere il Piano Sociale Regionale e, di conseguenza, il Piano di Zona dei Servizi Sociali.

Alla luce di quanto sopra e della prospettiva di ridefinizione degli Ambiti Sociali in conformità alle previsioni del Piano Sanitario Regionale, si chiede di fornire risposta sui seguenti quesiti:

quale è la posizione dell’amministrazione comunale circa la proposta di ridefinizione degli enti di ambito sociale (EAS) già formulata dalla Regione Abruzzo e sulla quale il Consiglio Comunale aveva già espresso il suo parere?

Nel momento in cui, approvato il nuovo Piano Sociale Regionale, diventerà operativa la ridefinizione degli EAS e, quindi, nel momento in cui l’Ambito di appartenenza del comune di Guardiagrele sarà modificato (anche con la probabile soppressione della Comunità Montana della Maielletta – attuale ente gestore-), intende l’amministrazione comunale formulare proposte circa la modalità di gestione del Piano di Zona e, in questo caso, quali proposte intende formulare alla Regione Abruzzo?

Nella fase di predisposizione del nuovo Piano di Zona dei Servizi sociali quali proposte di merito intende formulare l’Amministrazione comunale?

Intende l’Amministrazione comunale farsi promotrice di una rete territoriale in vista della redazione del nuovo Piano e, se sì, come intende costituirla e con quali soggetti?

Si chiede di voler fornire risposta scritta alla interrogazione come sopra formulata e, in questa attesa, si saluta con ossequio.

sabato 15 maggio 2010

Domani ad Assisi...

Non basta parlare di pace. Uno ci deve credere.

Non basta crederci. Uno ci deve lavorare.

E' uno di quegli "slogan" che suonano, invece, proprio come un impegno.

Lavorare per la pace non significa (solo) lavorare contro la guerra fatta con le armi. Significa - era il titolo del forum sociale di qualche anno fa - lavorare per le paci.

Quelle di cui hanno bisogno le nostre città, la nostra città.

Con questa convinzione nel cuore e con la speranza di fare ancora una esperienza unica, domani andrò ad Assisi.

Con la fondazione Civitas - che nasce in questi giorni - abbiamo provato ad organizzare un viaggio. Le adesioni sono state poche.

Il comune ha deciso di partecipare all'ultimo momento.

Io ci sarò.

mercoledì 12 maggio 2010

Interrogazione al Sindaco (informagiovani)


Con la delibera n. 75 del 19 aprile 2010, la Giunta Comunale ha assegnato al Responsabile del Servizio il budget di € 7.000,00 per il finanziamento dell’annualità 2010 del servizio informagiovani gestito dall’Ass. Punto Giovani.

Nella delibera si da atto che la Provincia di Chieti non ha previsto nessuno stanziamento per l’anno solare in corso.

Tanto premesso, si chiede di fornire risposta sui seguenti quesiti:

Poiché la Provincia di Chieti, promotrice della rete Informaprovincia (sin dal 1998) di cui fa parte anche lo sportello di Guardiagrele, non ha erogato nessun fondo per l’anno 2009 e, come si legge nella delibera, non ha erogato alcun finanziamento neanche per l’anno 2010, codesta amministrazione comunale intende limitarsi a prendere atto della situazione?

Alla luce delle richieste (tre lettere) formulate nell’anno 2009 dal sottoscritto nel corso del suo mandato amministrativo, intende l’amministrazione chiedere (riprendendo le citate richieste a suo tempo formulate e rimaste senza risposta almeno fino al 29 marzo 2010) un impegno finanziario della Provincia di Chieti circa le due annualità rimaste senza alcun finanziamento?

In caso affermativo, quali azioni intende realizzare al fine di ottenere questo scopo?

A questo fine, intende coinvolgere anche l’Assessore comunale Donatello Di Prinzio nella sua concomitante qualità di assessore provinciale?

Nel caso in cui l’Amministrazione comunale non intendesse fare alcunché per ottenere dalla Provincia una contribuzione, quali sono le ragioni di tale scelta?
In quali termini intende rivedere la organizzazione del servizio senza creare disagio all’utenza?

E’ stata informata l’Associazione Punto Giovani dell’attuale situazione?

Si chiede di voler fornire risposta scritta alla interrogazione come sopra formulata e, in questa attesa, si saluta con ossequio.

Simone Dal Pozzo – consigliere comunale

lunedì 10 maggio 2010

Aspetto risposte alle mie domande


Fare opposizione significa stimolare e chiedere ragione di un impegno.

Significa prestare attenzione, intercettare quanto l'amministrazione comunale fa, capire se va nella giusta direzione, chiedere conto delle scelte fatte.
E significa, ancora, interrogare (ecco le famose interrogazioni) sugli indirizzi che si intendono perseguire.

E' passato quasi un mese dal primo consiglio comunale e non ho avuto ancora risposte alle domande (33) che ho posto.

Ne aggiungo un'altra.

Perchè non arrivano risposte?
Le mie non erano provocazioni ma sollecitazioni dettate da una esperienza maturata sul campo.

Le ribadisco tutte, allora, anticipandovi una serie di interrogazioni "formali" che in questi giorni andaranno ad unirsi alle altre già depositate dai miei colleghi del gruppo "Guardiagrele il bene in comune".

venerdì 7 maggio 2010

Quando la comunità si fa educante...

Il nido d'infanzia di Guardiagrele ha compiuto 25 anni di attività.

Ieri pomeriggio nella struttura di Via Occidentale il personale del nido ha organizzato un momento di festa e riflessione su una tappa importante per la vita della città.

Come ex assessore ai servizi sociali sono intervenuto e mi piace condividere con voi le mie riflessioni.

Cerco di ricordare...

"L'attenzione per la Casa delle bambine e dei bambini ha costituito un obiettivo primario soprattutto perchè intendevamo trasformare progressivamente il nido d'infanzia da servizio sociale per le famiglie a servizio educativo per i bambini.

Volevamo che fosse una comunità accogliente e, soprattutto, educante.

Lo stile del nido - come noi lo volevamo - è sempre stato quello della relazione.

Eravamo e siamo perfettamente consapevoli del fatto che - come dice Roberto Mancini - la comunità è un evento più che un luogo.

Se fosse un luogo sarebbe tanto più forte quanto più alte sono le sue mura di protezione.

Essendo, invece, un evento è più forte quanto maggiori sono le relazioni che si creano al suo interno e con l'esterno.

Con questa consapevolezza abbiamo puntato sulla qualità di queste relazioni aderendo in maniera convinta al progetto R.E.I. (Reti Educative per l'Infanzia) promosso dalla Provincia di Chieti oltre dieci anni fa di cui Guardiagrele è divenuta punto di riferimento.

E abbiamo investito sul rapporto tra le persone, tra i protagonisti (educatori e famiglie) e con il territorio (basti pensare alle feste dei nonni!).

Abbiamo, quindi, guardato alla qualità del servizio educativo facendo in modo che il nido fosse un importante stimolo per i bambini.

E', questa, l'immagine che Maurizio Tiriticco suggerì nel convegno internazionale sul gioco che si tenne a Guardiagrele nel maggio 2008 su iniziativa del comune e dell'ISPEF.

"Immaginate - disse il professore - che ogni bambino ha una carriola nella quale bisogna mettere i mattoncini che faranno del bambino un adulto. Ecco, il nido e il gioco sono tra gli stimoli più importanti".

Ho concluso incitando l'amministrazione comunale a investire sul nido d'infanzia e ringraziando quanti hanno fanno sì che nido raggiungesse i livelli di qualità che oggi in molti ci invidiano.

Grazie, quindi, a tutto il personale educativo e tutti quelli che, comunque, hanno lavorato e lavorano nella e per la "Casa delle bambine e dei bambini".

lunedì 3 maggio 2010

Politica e sociale...



















Al forum di primavera si parlerà di pace e di informazione sotto l'insegna di Civitas.

Torno su questo tema anche per spiegare le ragioni di una scelta.

La fondazione Civitas non è cucita sul vestito di un partito o di un coalizione politica perchè nasce per portare avanti iniziative che non possono e non devono avere una etichetta di questo tipo.

E' ovvio che la mia presenza non passa inosservata ma è altrettanto ovvio che il mio convinto impegno nel partito al quale appartengo e nella coalizione di cui sono parte sono compatibili con l'azione che ha sempre caratterizzato la mia vita.

Questo è il motivo per il quale la convinzione sempre crescente con la quale mi riconosco nel Partito Democratico di cui sono stato co-fondatore nella mia città (e potrei dire anche a livello nazionale avendo partecipato alle primarie del 2007) e nel progetto "Guardiagrele il bene in comune" che sarà la forza che ci consentirà di riconquistare molto presto l'amministrazione del nostro comune, va di pari passo con il mio impegno "nel sociale".

La fondazione Civitas - che coinvolge anche persone che non hanno una storia politica come la mia - non è, quindi, un accessorio della mia azione in consiglio comunale e in oposizione; è, invece, lo strumento con il quale voglio continuare in compagnia di altri una esperienza iniziata ben prima della mia elezione nel 2005.

Approfitto per segnalare due appuntamenti: la Perugia-Assisi del 16 maggio e l'incontro sull'informazione con il giornalista TG1 Paolo Di Giannantonio.

A presto!

sabato 1 maggio 2010

1° maggio...

Per la prima volta, dopo anni, il comune non ha organizzato nessuna commemorazione (neanche un manifesto!) per il 1° maggio.

Celebrare la festa del lavoro e dei lavoratori in un momento così difficile, in una fase nella quale ignorare il pericolo di una crisi che non è per niente sconfitta, dovrebbe essere un imperativo per prendere coscienza del problema e, magari, pensare a come affrontare il futuro.

Il gruppo consiliare "Guardiagrele il bene in comune" ha promosso una celebrazione sobria: un manifesto alle bacheche e al monumento ai lavoratori, in Largo Neviera, quest'anno solennemente ignorato (foto).

Ecco la riflessione che voglio condividere con voi tornando, ancora una volta, alle radici della nostra democrazia.

"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro" (articolo 1 della Costituzione).

“In questa espressione la dizione "fondata sul lavoro" vuol indicare il nuovo carattere che lo Stato italiano, quale noi lo abbiamo immaginato, dovrebbe assumere.

Dicendo che la Repubblica è fondata sul lavoro, si esclude che possa fondarsi sul privilegio, sulla nobiltà ereditaria, sulla fatica altrui e si afferma invece che essa si fonda sul dovere, che è anche diritto ad un tempo per ogni uomo, di trovare nel suo sforzo libero la sua capacità di essere e di contribuire al bene della comunità nazionale…sicché la massima espansione di questa comunità popolare potrà essere raggiunta solo quando ogni uomo avrà realizzato, nella pienezza del suo essere, il massimo contributo alla prosperità comune.”

Queste le discussioni alla Costituente. Era il 22 marzo 1947.

Buon 1° maggio!