sabato 21 agosto 2010

Dal generale al particolare...(il mio intervento alla festa PD)

C’è solo da preoccuparsi per la situazione attuale, per gli evidenti segni di eclissi della giustizia (sociale), della legalità, del senso delle istituzioni, della moralità.

Invece di essere e sentirsi chiamati ad una forte mobilitazione delle coscienze, siamo in stato di permanente anestesia che impedisce di frenare o ridurre questo scivolamento sociale verso il basso neanche tanto lento e apparentemente inesorabile.

Di fronte a questo scenario il compito dei partiti, del nostro partito, è quello di restare o tornare vicino alla gente per ascoltarne i bisogni reali e costruire progetti di sviluppo durevoli e non estemporanei, di smascherare il castello di menzogne che l’avversario politico costruisce giorno dopo giorno.

Sicuramente è debole la cultura di fondo nella quale tutti siamo immersi, una cultura che, anche a causa della crisi economica che ci coinvolge, ha rinunciato a riflettere sulla realtà sociale ed è disposta, a causa della stanchezza che non spinge oltre le apparenze di quello che si legge e di quello che si sente, a ritenere per vero tutto ciò che ci si para davanti.

E’ debole il senso di comunità a causa di modelli sociali che privilegiano l’individuo e considerano il bene comune come una somma di interessi singoli, come un aggregato di “benesseri individuali”.

In questo quadro la nostra città – della quale abbiamo sempre detto che riproduce in piccolo tutte le complessità delle realtà più grandi – ci fa toccare con mano ciò che di negativo la classe di governo nazionale ci propone: eclissi della moralità civile, del senso delle istituzioni, del senso di comunità, della giustizia sociale.

A questo si aggiunge la pratica della mistificazione della realtà per cui risulta facile, molto facile, spararla grossa mentre diventa sempre più difficile smentire, anche quando questo avviene con documenti alla mano.

Ecco, un partito che si definisce democratico deve sostenere lo sforzo di chi cerca di superare queste debolezze e di cambiare la realtà in cui vive. Ha dimostrato di saperlo fare negli scorsi anni a Guardiagrele ad esempio costruendo un sistema di welfare locale non solo mettendo a disposizione denaro, ma soprattutto edificando una fitta impalcatura di relazioni che il nuovo governo locale (la dis-amministrazione Salvi) ha letteralmente smantellato in men che non si dica.

Questo è il periodo nel quale, di fronte alla crisi che ci presenta ancora serie difficoltà da contrastare e che non ci permette ancora di superare la fatica di mesi difficili, dovremmo essere coinvolti da un sussulto di vigore sociale e civile invece di essere presi in giro con proclami che si dimostrano falsi o pratiche ormai seccanti di rimpalli di responsabilità. Avremmo bisogno di chi richiami e, soprattutto, rappresenti un quadro di riferimento forte, robusto, certo come è la nostra Costituzione, ma non è così e non è così neanche a Guardiagrele.

Quando si propagandano per propri risultati ottenuti da altri o progetti avviati da altri; quando in Consiglio Comunale si dice che non tutto prima (amministrazione Palmerio) è stato sbagliato, ma che in campagna elettorale questo non si può dire perché ci sono le elezioni; quando si dà onore a personaggi che non fanno mistero di razzismo; quando si prende ad insultare i consiglieri di minoranza nel silenzio di chi rappresenta tutta la città; quando si dà dello sfrontato a chi segnala gli errori; quando passano mesi senza che le legittime interrogazioni abbiano risposta; quando accade tutto questo c’è da essere preoccupati perché vuol dire che quel quadro di riferimento è smarrito.

In questo quadro l’impegno di un partito, il Partito Democratico, nel quadro di una coalizione di centro sinistra, quali obiettivi deve porsi? Essenzialmente due: denunciare e progettare. Dovrebbe forse stare in silenzio? Stare a guardare?

L’impegno deve essere necessariamente quello di mobilitare le coscienze; diventare autori di un cambiamento che anche nella nostra città è già necessario perché già vittima di una regressione civile (che fa della menzogna, della mistificazione e delle insinuazioni persino calunniose il suo programma – si vedano, a questo proposito, il manifesto sui 100 giorni e il manifesto dal titolo “Ma non è una cosa seria”, entrambi del PdL) e morale (perché non si fa scrupolo di insultare l’avversario o tollerare che ciò avvenga – si leggano le trascrizioni del consiglio comunale del 29.7.2010).

Si dice che chi parla in questo modo fa demagogia. Non è così e fortunatamente lo si può dimostrare. Andiamo con ordine riportando le affermazioni del manifesto del PdL locale sui primi 100 giorni della giunta Salvi e, di seguito, i riferimenti dei documenti che dimostrano come le iniziative propagandate per proprie e oggetto di vanto per i primo 100 giorni siano, in realtà, l’esito di impegni, progetti e iniziative della Amministrazione precedente.

Sui suoi 100 giorni Salvi NON dice…

1. Salvi dice di avere stipulato un accordo SASI per la sistemazione delle disastrate reti fognarie di Satriana.

Salvi NON dice che la giunta Palmerio aveva messo a disposizione di SASI 40.000 euro per risolvere il problema (informazioni reperibili presso gli Uffici Finanziari del Comune). Queste somme sono state restituite e non sappiamo perché.

2. Salvi dice di avere avviato il trasferimento delle salme dalla vecchia alla nuova ala del cimitero del capoluogo.

Salvi NON dice che questa attività è stata avviata da molti mesi (amministrazione precedente) grazie all’impegno del personale comunale (informazioni reperibili presso l’Ufficio manutenzioni del Comune). E’ vero, piuttosto, che si sono accumulati enormi ritardi nella sistemazione delle salme e nella stipula del contratti di concessione.

3. Salvi dice di avere avviato la progettazione per l’adeguamento e messa in sicurezza dell’area artigianale di Melone.

Salvi NON dice che la precedente amministrazione ha chiesto e ottenuto un finanziamento dalla Regione di oltre 66.000 euro (la comunicazione è la n. 3766/A del 4.3.2010) a fronte di un progetto per € 110.519,50.

4. Salvi dice di avere avviato i lavori per il consolidamento e la sistemazione dei servizi igienici e degli spogliatoi della Piscina comunale.

Salvi NON dice che l’iter dei lavori nella Piscina Comunale è stato avviato dalla giunta di centro sinistra per consolidare una struttura che consente da anni di fare sport a Guardiagrele (Delibera Giunta Comunale n. 197 del 5.11.2009. Da notare che sulla delibera consiliare di variazione del Piano delle Opere Pubbliche - n. 90 del 26.11.2009 che, su proposta della Giunta, portava ad € 120.000 la spesa necessaria - Salvi votò contro).

5. Salvi dice di avere affidato un incarico di progettazione per la realizzazione in concessione di impianti fotovoltaici.

Salvi NON dice che sulla questione “fotovoltaico” fu la precedente amministrazione a formulare una proposta per la realizzazione di impianti con la formula della concessione di costruzione e gestione e senza alcun rischio di indebitamento da parte del Comune (delibera C.C. n. 91 del 26.11.2009).

6. Salvi dice, in merito al commercio, di avere avviato il riordino del mercato domenicale e di avere avviato sul portale web del comune la creazione della “rete del commercio”, una vetrina di supporto alle attività commerciali.

Salvi NON dice che era stato avviato un confronto con gli esercizi commerciali al fine di rivedere lo strumento regolamentare in accordo con i diretti interessati. La precedente amministrazione, inoltre, aveva promosso alcune iniziative per il rilancio del commercio coinvolgendo il consorzio “centro commerciale naturale” e le associazioni di categoria (note n. 9214 del 27.4.2009, n. 13787 del 23.6.2009, n. 14157 del 29.6.2009, n. 16718 del 3.8.2009).

7. Salvi dice di avere approvato definitivamente la variante generale al PRG in località Sciorilli.

Salvi NON dice, giocando ancora una volta tra adozione della variante e approvazione, che la variante per Sciorilli venne adottata dalla precedente amministrazione con delibera consiliare n. 27 del 14.7.2009).

8. Salvi dice di avere completato i lavori di sistemazione dell’Antiquarium comunale.

Salvi NON dice che il progetto per la sua realizzazione (con il quale, tra l’altro, si è provveduto al consolidamento dei locali dell’edificio comunale) è stato approvato dalla giunta Palmerio (delibere G.C. n. 79 dell’8.4.2008 e n. 151 del 28.8.2008) E’ difficile ammettere che un’opera strategica per la conferma del ruolo culturale della città è stata iniziativa di chi ha preceduto la giunta Salvi.

Dire che il proclama dei 100 giorni è pieno di menzogne è demagogia? Smascherare con i documenti i presunti crediti della dis-amministrazione è segno di sfrontatezza?

Anche quello di cui ci si vanta non è, in realtà, meno degno di censure. Sia sufficiente fare un breve excursus di alcuni interventi, atteggiamenti, iniziative che non è neanche il caso di commentare.

Antologia dei 100 giorni. Ecco cosa fa la dis-amministrazione…

1. aderisce al progetto “culto e cultura in Abruzzo” (delibera G.C. 94 del 27.5.2010) vagheggiando frotte di pellegrini da Santiago;

2. lascia a secco la festa di S. Nicola Greco (compatrono) vera e unica risorsa per il tanto propagandato turismo religioso nostrano;

3. istituisce servizi per le politiche comunitarie ma di Bruxelles (nonostante i pellegrinaggi) nessuno più parla (del. G.C. 101 del 3.6.2010); a quanti e quali bandi ha partecipato il comune?

4. si vanta di avere speso 22.228,00 euro per avere istituito le aiuole dei cedri alla Villa Comunale (del. G.C. 114 del 17.6.2010) per cominciare a ridare un po’ di decoro alla nostra “Terrazza d’Abruzzo” (manifesto PdL);

5. organizza il convegno “Vino & Salute” per circa 30 ospiti spendendo € 7.412,00 (det. 884 del 24.6.2010 e 892 del 28.6.2010);

6. sospende – inventando una procedura mai vista prima – l’iter di approvazione del PRG (del. G.C. del 28.6.2010);

7. propone un nuovo tracciato per l’elettrodotto che attraverserà anche una parte di Guardiagrele (del. 133 del 1.7.2010) quando il consiglio comunale, su proposta dell’opposizione, aveva deliberato di richiedere la sospensione dell’iter di realizzazione (del C.C. 34 del 14.6.2010);
8. sfregia Piazza S. Francesco vagheggiando ordine e disciplina (del G.C. n. 148 del 29.7.2010) con il risultato che la piazza sta peggio di prima con circa 20 posti macchina in meno e del bussino neanche l’ombra;

9. si vanta di avere collocato il bancomat a S. Vincenzo nel disinteresse della vecchia amministrazione senza dire che la domanda è del 26.1.2020 (prot. 1578) e che la procedura è di tipo amministrativo tanto che le richieste di integrazioni vennero formulate sin dal 26.2.2010 (prot. 4332);

10. concede l’uso di un gazebo in Piazza Garibaldi dal 1 al 22 agosto con una delibera del 18 agosto (del. G.C. n. 150 del 18.8.2010);

11. pulisce a spese del comune le strade di una Provincia di Chieti assente su tutti i fronti;

12. non dice una parola sul mancato finanziamento dell’Informagiovani da parte della Provincia;

13. sull’ospedale non dice una parola nel “proclama dei 100 giorni” e assiste con un “dissenso di circostanza” allo scippo della giunta regionale.

Il gruppo consiliare “Guardiagrele il bene in comune” che il Partito Democratico sostiene ha fatto la sua parte nel Consiglio Comunale e fuori dal Consiglio.

Ha presentato innumerevoli interrogazioni sui temi più diversi e, nella maggior parte dei casi, non ha ricevuto nei termini di legge le risposte. E’, ad esempio, il caso delle interrogazioni su informagiovani, piano di zona dei servizi sociali, nido d’infanzia, marcia Perugina – Assisi, 5x1000, festival musicoterapia, protezione civile, pulizia strade provinciali, parcheggi, pulizia muraglioni…).

Ha sollecitato risposte sul Piano Regolatore mentre il PdL locale insinua nei cittadini dubbi sulla legittimità degli atti e delle procedure. Chi sono i compagni di merende? Chi sono i pochi intimi?

Sulla questione sanità si è fatto promotore di una azione forte che si spingerà fino all’ultimo tentativo di difesa dell’Ospedale, anche giudiziario. Si tratta di una diffida alle Autorità regionali e all’Autorità locale a non approvare o avallare atti che compromettano la tutela del diritto alla salute dei cittadini. Quel che sconcerta è che si continua ad attribuire responsabilità ad altri senza rendersi conto che il problema è nuovo, diverso e nuova e diversa – nella difesa dei risultati ottenuti nel 2007-2008 – deve essere l’azione di contrasto. Su questo fronte, come si è già detto, non c’è stato nulla, a parte il battere nervosamente i pugni sul tavolo di un consiglio comunale al quale i dirigenti del centro destra erano assenti.

In questo quadro la proposta deve essere forte e deve avere come primo obiettivo la denuncia del degrado cui si assiste. Questo è il primo passo per una mobilitazione delle coscienze che abbia come effetto minimo quello di invitare ad una lettura critica degli eventi e ad un ascolto critico di quanto viene detto spesso a sproposito e senza fondamento.

La proposta attiva, poi, è una proposta di progetto da condividere e discutere.

Il tema di oggi è quello della crisi, il quadro, cioè, nel quale ci si muove e che chiede di essere faticosamente superata attraverso la costruzione o ri-costruzione del tessuto che ha sgretolato.
A livello locale è necessario riprendere in mano con decisione le strutture di welfare locale che la giunta di centro sinistra aveva costruito. Non basta investire denaro se non si investe in umanità, in confronto tra persone e tra gruppi in un cantiere che sia veramente il luogo della comunità solidale.

Possiamo rassegnarci e tollerare che le strutture di dialogo (con le associazioni, i sindacati, il mondo giovanile, gli anziani e le famiglie, le scuole, i disabili) che avevano visto la luce dopo una lunga gestazione siano praticamente annullate? (Che ne sarà dell’Osservatorio sulle povertà, sui servizi, del forum delle associazioni giovanili, dell’Osservatorio sul volontariato, della Consulta per le disabilità, della Consulta delle forme associative?)

C’è stato, nei mesi scorso, un momento in cui poteva giungere un segnale forte in questa direzione anche con nuovi investimenti ma la dis-amministrazione ha fatto altre scelte, anche ingiustificate (è il caso, ad esempio, delle spese per il personale sulle quali la giunta in consiglio non ha saputo rispondere).

E’ stata possibile, grazie ad un avanzo della gestione di centro sinistra di 226.000 euro e ad un’entrata di 200.000,00 euro, una importante variazione di bilancio ma, restando almeno nel campo dei servizi alla persona:

1. non un centesimo per borse di studio a favore di giovani studenti (al di fuori di quelle previste dal piano per il diritto allo studio);

2. non un centesimo per stabilizzare le borse lavoro;

3. non un centesimo per sostenere iniziative concrete per l’inclusione sociale;

4. non un segnale decisivo per rispondere alla difficoltà attuale.

A noi tocca, quindi, non rassegnarci, continuare ad agire e dire, come insegnava Mazzolari:

Noi ci impegniamo…il mondo si muove se noi ci muoviamo, muta se noi mutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura. La primavera incomincia con il primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d’acqua, l’amore col primo pegno…

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