lunedì 23 agosto 2010

Dalla minoranza di Guardiagrele una svolta per la sanità

Il gruppo consiliare di minoranza "Guardiagrele il bene in comune" compie i primi passi dell'iniziativa politica presentata ieri sera in un'affollata assemblea pubblica a Guardiagrele.

Stamattina è stata protocollata la diffida che il gruppo consiliare ha intimato al presidente della regione, quale commissario per la sanità, al sub commissario, all'assessore alla sanità e, quale autorità sanitaria del comune, anche al sindaco.

Contemporaneamente ha depositato una richiesta di convocazione urgente del consiglio comunale perche venga immediatamente intrapresa un'azione giudiziaria per impugnare le delibere (n. 44 e n. 45 del 2010) con le quali Chiodi ha decretato la morte dei piccoli ospedali.

Se, da una parte, mi meraviglio delle esternazioni del sindaco Salvi che ha candidamente dichiarato che è inutile difendere l'ospedale, dall'altra è necessario che tutti prendano atto che l'iniziativa decisiva che potrebbe segnare una svolta della sanità non solo a Guardiagrele ma nell'intera Regione, parte dal gruppo di minoranza al comune di Guardiagrele.

Chiediamo appoggi a tutti i comuni interessati, a partire da quelli di Casoli, Pescina e Gissi per il quali la chiusura degli ospedali è prevista fra poco più di una settimana.

L'impugnativa che il nostro gruppo propone, infatti, è destinata a sortire i suoi effetti sull'intero sistema perchè ciò che noi chiediamo è la sospensione di un piano operativo che è illegittimo sotto molteplici aspetti.

Il nostro gruppo consiliare è quello che ha formalmente diffidato regione e comune dall'adottare o avallare atti che ledono i diritti dei cittadini; il nostro gruppo è quello che propone e si fa parte attiva perchè gli atti della regione vengano annullati perchè contro la legge e contro la Costituzione.

Ciò che ci incoraggia è anche una importante pronuncia della Corte Costituzionale che ha chiarito che è il Consiglio Regionale l'unico organo che decide come organizzare la rete ospedaliera mentre al Commissario spetta di vigilare sul rientro dal disavanzo.

Ci incoraggia anche il fatto che il piano di rientro che Chiodi più volte richiama nelle sue delibere stava dando i suoi frutti come lo stesso Redigolo dichiarava lo scorso anno.

A questo punto chiediamo anche il sostegno della città, delle associazioni, dei sindacati, dei cittadini, di chiunque ha veramente a cuore la sorte dei nostri ospedali e delle zone interne.

Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensate?