venerdì 16 aprile 2010

Io sono con Ayala e Cantone

Quando il presidente del Consiglio, ancora una volta, torna a dire che il nome dell'Italia è messo cattiva luce anche dai libri che parlano della criminalità organizzata, vuol dire che la pensa proprio così.

Vuol dire, quindi, che ritiene che non sono necessari. Che non serve parlarne perchè, anzichè denunciare, è meglio tacere.

Allora si rivelano inutili anche tutti gli approfondimenti sui temi della legalità e della lotta alla criminalità: è tempo perso, come Alfano ha detto facendo eco a Berlusconi.

A me risulta il contrario. Di questo tema ho parlato con alcune personalità che hanno fatto visita alla nostra città negli anni scorsi.

Vi dico la verità, quindi: io sono con Ayala e con Cantone (foto), tanto per ricordare gli ultimi ospiti dei forum che non erano e non saranno perdite di tempo.

Ecco perchè sono ancora più convinto che devo continuare su questa strada.

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