venerdì 7 maggio 2010

Quando la comunità si fa educante...

Il nido d'infanzia di Guardiagrele ha compiuto 25 anni di attività.

Ieri pomeriggio nella struttura di Via Occidentale il personale del nido ha organizzato un momento di festa e riflessione su una tappa importante per la vita della città.

Come ex assessore ai servizi sociali sono intervenuto e mi piace condividere con voi le mie riflessioni.

Cerco di ricordare...

"L'attenzione per la Casa delle bambine e dei bambini ha costituito un obiettivo primario soprattutto perchè intendevamo trasformare progressivamente il nido d'infanzia da servizio sociale per le famiglie a servizio educativo per i bambini.

Volevamo che fosse una comunità accogliente e, soprattutto, educante.

Lo stile del nido - come noi lo volevamo - è sempre stato quello della relazione.

Eravamo e siamo perfettamente consapevoli del fatto che - come dice Roberto Mancini - la comunità è un evento più che un luogo.

Se fosse un luogo sarebbe tanto più forte quanto più alte sono le sue mura di protezione.

Essendo, invece, un evento è più forte quanto maggiori sono le relazioni che si creano al suo interno e con l'esterno.

Con questa consapevolezza abbiamo puntato sulla qualità di queste relazioni aderendo in maniera convinta al progetto R.E.I. (Reti Educative per l'Infanzia) promosso dalla Provincia di Chieti oltre dieci anni fa di cui Guardiagrele è divenuta punto di riferimento.

E abbiamo investito sul rapporto tra le persone, tra i protagonisti (educatori e famiglie) e con il territorio (basti pensare alle feste dei nonni!).

Abbiamo, quindi, guardato alla qualità del servizio educativo facendo in modo che il nido fosse un importante stimolo per i bambini.

E', questa, l'immagine che Maurizio Tiriticco suggerì nel convegno internazionale sul gioco che si tenne a Guardiagrele nel maggio 2008 su iniziativa del comune e dell'ISPEF.

"Immaginate - disse il professore - che ogni bambino ha una carriola nella quale bisogna mettere i mattoncini che faranno del bambino un adulto. Ecco, il nido e il gioco sono tra gli stimoli più importanti".

Ho concluso incitando l'amministrazione comunale a investire sul nido d'infanzia e ringraziando quanti hanno fanno sì che nido raggiungesse i livelli di qualità che oggi in molti ci invidiano.

Grazie, quindi, a tutto il personale educativo e tutti quelli che, comunque, hanno lavorato e lavorano nella e per la "Casa delle bambine e dei bambini".

Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensate?