mercoledì 17 marzo 2010

Sul Web con trasparenza. Per ascoltare e confrontarsi apertamente


E' stato riconosciuto da tutti che ciò che ha permesso ad Obama di arrivare ad essere eletto Presidente degli Stati Uniti d'America è stata la comunicazione sul Web.

Obama ha presidiato il Web aprendo, sin dalla dura campagna per le Primarie con la Clinton, un sito internet che ancora oggi appare vivo e partecipato.

Qual è stata la chiave del successo? Il trasferire in modo trasparente sul Web una attitudine sua personale ed evidentemente condivisa da tutto il suo staff: capacità di ascoltare e di interagire sulla via di un orizzonte comune.

La mia scelta deve essere inquadrata sulle stesse direttive: un blog permette l'ascolto ed una interazione paritaria che tende a superare il problema di distanze tra persone a volte, per svariate ragioni, troppo grandi.

Una garanzia, questa, di trasparenza che, insieme con la convinzione di una idea e la forza di ciò che di buono è stato già fatto, mi porta a non avere alcun timore del confronto aperto.

Dimenticavo: il sito internet di McCain era uno spazio chiuso, una pura vetrina. Una scelta strategica obbligata per chi aveva davvero molto poco da dire e che è stata pagata con una sonora ed inevitabile sconfitta!

6 commenti:

  1. Accidenti, questo è un suggerimento bello e buono per dire all'altra lista di 'muoversi...'.

    Lo farà?

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  2. Magari raccogliessero il suggerimento. Anche se, se fossi in loro, ci penserei molto bene prima di avventurarmi. Il perche' credo lo abbia spiegato Simone molto bene nel suo articolo.....

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  3. Torno adesso da un incontro a s. Leonardo e, con piacere, dico la mia...
    Credo che la scelta di utilizzare questo strumento sia il risultato di un atteggiamento di carattere più generale e, in particolare, della scelta tra l'autoreferenzialità (la famosa vetrina!) e la disponibilità. Io ho scelto la seconda possibilità e l'ho fatto con convinzione per due motivi.
    Il primo è che la dimensione che mi è più congeniale è quella della relazione. Il secondo è che ho avuto prova del fatto che è possibile averne - di relazioni - attraverso questi canali più che se si parla solo di persona, sebbene il contatto personale resti la principale strada che porta all'incontro.
    Vi dico solo questo: in poco più di due anni, il sito guardiagrelesociale.it - che ho voluto aprire e di cui mi occupo - ha totalizzato cùquasi 56mila visite. Se avessi voluto far conoscere la Guardiagrele "nascosta" (quella di cui mi sono occupato in questi anni) solo con i metodi tradizionali, probabilmente non avrei ottenuto la stessa cosa. Ed è bello riscontrare che, in fondo, mi sono servito del web proprio per rendere più fonzionale la rete tra persone...
    Ecco perchè ho scelto di battere questa strada nella quale incontro anche chi condivide le mie impressioni...di questo vi ringrazio

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  4. TU NON SEI OBAMA...E NON LO SARAI MAI...

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  5. Nel nostro paese un Obama può esserci .. se sarà capace d materializzarsi come realtà virtuale.
    Non è una s..a mentale .. ANZI!
    Basta pensare (ad esempio) alla memoria virtuale di un computer.
    Quando si materializzò si fece percepire subito come una realtà concreta e benedetta.
    Tu potresti benissimo essere l'inizio di un Obama Virtuale.
    All the best!
    Luigi

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  6. Caro anonimo,
    figurarsi se credo di essere Obama!...e figurarsi se credo di poterlo essere domani!...
    Io parlo - e lo ribadisco - di atteggiamenti, di inclinazioni...io credo di seguire quelle.
    E poi? Con chi credi che una persona debba confrontarsi...con chi è migliore! Non credi?
    E', come ho detto domenica, solo questione di modelli di riferimento...Io ho scelto questo è non solo per l'approccio alla rete.

    Luigi,
    mi viene in mente che, in fondo, realtà virtuale e realtà materiale sono due dimensioni che si incastrano e si inseguono...Cos'è l'uomo se non il risultato di miliardi di relazioni e connessioni? E cosa deve fare l'uomo se non riprodurle anche all'esterno? Cosa fa il web se non imitarle e moltiplicare?

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